Una recente ricerca scientifica ha cercato di valutare la frequenza dei problemi comportamentali ed emotivi tra i bambini identificati con una difficoltà di apprendimento. I dati sono stati raccolti in un campione di bambini di cui alcuni con difficoltà solo nella lettura, alcuni con difficoltà solo in matematica, ed altri con difficoltà sia nella lettura sia nella matematica. Sono state analizzate le percentuali di bambini con sintomi comportamentali ed emotivi che raggiungono un intervallo clinico (ovvero, punteggio z ≥ 1,5 DS) e gli effetti del tipo di difficoltà (lettura, matematica o entrambe), del genere (maschi o femmine) e del contesto (casa o scuola) su di essi. Inoltre, è stato analizzato l’effetto dell’entità della difficoltà di apprendimento (lieve, media o grave) e del genere (maschi o femmine) sulla quantità di sintomi comportamentali ed emotivi riportati da insegnanti e genitori. È emerso che un’alta percentuale di bambini, indipendentemente dal tipo di difficoltà di apprendimento, mostrava problemi comportamentali ed emotivi. In particolare, circa il 40% dei bambini mostrava disturbi dell’umore, o disturbi d’ansia o disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD). La variazione contestuale era ampia, poiché venivano segnalati più problemi dagli insegnanti rispetto ai genitori. Gli effetti unici del genere e del tipo di difficoltà di apprendimento non sono risultati essere molto rilevanti, anche se i problemi comportamentali ed emotivi erano leggermente più frequenti nei bambini con difficoltà di apprendimento della matematica, specialmente maschi. I risultati di questa ricerca mettono in evidenza la necessità di prestare attenzione all’importanza della valutazione dei bambini con difficoltà di apprendimento per rilevare eventuali problemi comportamentali ed emotivi.